“Amore guarda non con gli occhi, ma con l’anima, e perciò l’alato Cupido viene dipinto cieco.”
Così, in “Una notte di mezza estate”, William Shakespeare, descriveva il sentimento con la A maiuscola: l’Amore; con Cupido, il mitologico angioletto, che scaglia a caso le sue frecce, non vedendo con gli occhi, ma con il cuore.
Quindi, colpiti da Cupido o “caduti in amore” traducendo dall’inglese “fallen in love”, a voler sottolineare l’esser rapiti da qualcosa di speciale, cadiamo come sotto l’effetto di una sorta di magia.
Il giorno più romantico dell’anno, lo dobbiamo a Papa Gelasio, che nel 496 d. C. decise di spostare la festa pagana di Lupercalia, dedicata al Dio della fertilità, al 14 Febbraio, il giorno dedicato a San Valentino, facendolo diventare così protettore degli Innamorati.
Valentino,che nacque a Terni nel 176 d.C., fu reso martire, proprio perché volle favorire l’unione tra una donna cristiana e un legionario pagano, celebrandone il matrimonio.
Il collocarsi della festa di San Valentino verso metà febbraio, periodo di risveglio della natura, ben si presta al porgere in dono mazzi o bouquet di fiori tra gli innamorati; siano essi di rose rosse o di fiori allegri e colorati o con eleganti orchidee.. esprimeranno un linguaggio universale trasmettendo emozioni.
Citare Pascal: “ il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce” sarà come catapultarsi in una dimensione sfuggente dove tutto si rivelerà più semplice e non ci resterà che …dirlo con i fiori!!